domenica 27 giugno 2010

Sere d'estate, frutta e stronzate.


Un caldo tremendo, metropoli ardente.
La pelle incollata alla sedia, e le nove di sera che sembrano non arrivare mai.
Due amiche un po' annoiate, sudaticce. Cena fredda, pasta a volontá.

E frutta, as usual.

I miei migliori amici sanno che ne consumo quantitá industriali, di ogni tipo.
E' la mia dipendenza, una delle tante.
Come andare in giro per casa con lo spazzolino in bocca, non posso farne a meno.
Come la scrittura.
Come le persone.

Osservare la gente, coglierne i gesti, le posture, gli sguardi mi affascina terribilmente.
Soprattutto mi piace scoprire quelli che appartengono solo a un individuo e non a un altro, quei pezzetti d'identitá che nessuno puó strappare.

Serena,per esempio, spesso riporta indietro una ciocca di capelli col mignolo, mentre parla. Lo fa solo in particolari momenti del discorso, il movimento della mano é in totale armonia con l'espressione del viso, con gli occhi e le parole.
Le sottolinea, le accarezza col dito.

Mia madre, invece, ha un modo di guardare, di guardarti quando qualcosa non va o hai detto una cazzata, che é assolutamente suo.
Il mento un po' in su, la testa leggermente inclinata da un lato, un guizzo delle sopracciglia, e quello sguardo, che se recitassi un'enciclopedia non potrei eguagliare.
Potenza del non verbale.

M'incanto ogni volta, é inevitabile.

Stasera Serena ha messo in ordine la ciocca mentre parlavamo di frutta.
Cioé, della Teoria della Frutta.

Alle elementari c'era sempre l'esercizio: collega con una freccia l'immagine al nome corrispondente.
Noi abbiamo iniziato ad abbinare noi stesse, poi le persone che costellano la nostra vita, ai frutti.

Serena é una pesca.
E' dolce, ma non troppo, stucchevole mai. Ha la pelle morbida, é di buon carattere ma é anche decisa. Estiva, anche se guardandola non lo diresti. Una pesca di solito non ti tradisce, non é nel suo stile.

Io sono un'arancia.
Dopo un attento confronto con la mela, l'agrume ha prevalso.
Una scorza un po' ingombrante, a volte fastidiosa, e dentro, a seconda di come viene scelta, puó rivelarsi molto aspra, anche insopportabile, oppure piacevole, dolce e dissetante.

Poi é stato il turno degli ex.
Niente nomi, stavolta...

"E (bip) cos'é?"

"Mmm allora...potrebbe essere un ananas, ma no, in realtá a me l'ananas non piace...Ecco forse una mora, perché é molto invitante, se trovi quella buona é davvero buona, ma puó anche deludere."

"E cresce tra i rovi."

"Esatto! Lui é un po' cosí, come gli gira, dipende dai giorni. E (bip), invece?"

"Eeeeeh, troppo complicato, fammici pensare...troppo, troppo complicato. Non perché lui sia complicato, perché dev'essere un frutto che ti frega...che non é come appare. Ecco! Una ciliegia. Le ciliege sono belle da vedere, sembra che promettano chissá che, in realtá peró non sono un granché. Nonostante questo, quando cominci a mangiarle non riesci a smettere, e va a finire che devi correre in bagno!"

"Sí, allora decisamente una ciliegia. Tra l'altro le ciliege stanno sempre tutte insieme..."

"Infatti, la ciliegia vive in branco. Appunto."

"E (bip), cosa dici?"

"Uhm. Non so...un'altra ciliegia mi sa."

"Insomma a te piacciono le ciliege!! Argh."

"Sí, cavolo. La ciliegia é proprio subdola, ora che ci penso."


Dopo é stata la volta di amici, amiche, parenti e simili.

"Secondo te (bip) cosa puó essere?...Per me una fragola, perché é molto graziosa, sa di pulito..."

"Sí, sono d'accordo. Se (bip) é una fragola, allora (bip) é una banana!! E' chiara, maliziosa, accattivante e ha carattere pur essendo dolce."

"ahahahhahaha!! Sí, ci sta! Una difficile: (bip)!"

"Eeeeeh...forse l'uva sultanina, perché non piace a tutti, ma chi l'apprezza l'apprezza tantissimo."

"Io, per esempio, l'adoro!"

"Ancora ancora...tua sorella cos'é?

"Mia sorella é una fragola, senza dubbio. Bellissima, una forma perfetta, mai in disordine, un gusto che piace, che oscilla tra lo zuccherino e l'acidognolo. Un frutto affascinante."

"Mio fratello é un ananas, credo. A parte che gli piace moltissimo...é un frutto tropicale, che si adatta bene. E' una persona calda, che piace a molti ma é particolare."

"uao...vediamo un po'...(bip)?"

"Allora, lei secondo me é un mandarino...intanto perché é piccolina, e poi é un frutto meno forte dell'arancia, ma gli somiglia, sa farsi valere quando vuole, mantenendosi piú dolcino. (bip)?"

"...forse un kiwi, perché é un frutto buono, ma che si nasconde..."

"Sí, é un frutto sottovalutato. Secondo me anche i kiwi si sottovalutano. Hanno del gran potenziale, ma é come se temessero di tirarlo fuori. Continuiamo! (bip)?".

"Lei é un'albicocca. Ti dá tutto di sé, un sapore carico, intenso."

"Ah si? Bello...Con le altre mie amiche non é semplice, hanno tutte un bel temperamento, quindi non saprei, forse delle arance...Ma abbiamo dimenticato la frutta secca eh!"

"E' vero. quella si addice ai prof., penso. (bip), ad esempio, per me é una noce."

"aahahahh!!! Sí, potrebbe essere. Grande guscio, sapore forte, coinvolgente. Un frutto importante, non é da tutti."

"Sí. Aaah, adesso che mi viene in mente, quel ragazzo, (bip), lui secondo me é un fico."

"Un fico? Sei sicura? I fichi, uno tira l'altro...é un frutto buonissimo, ti prende un sacco, non riesci a smettere...non so se conosco dei fichi. Mi sa di no."

"Eh si i fichi sono cosí, appunto...non so, mi dá quest'impressione. Ma magari non é cosí. Mi piacerebbe scoprirlo."

"In che senso, eeeeeeh?!?!"

"Cretinaaaa!!!! Ahahahahah!!!"


Morale: SE TI PIACE LA FRUTTA, MANGIATELA TUTTA.

Conclusione: SIAMO ALLA FRUTTA.

Nessun commento:

Posta un commento