lunedì 26 settembre 2011

STRESS

Allora, considerato che a quanto pare è un periodo un po' del cazzo per parecchia gente, le strategie consigliate per fronteggiare stress e suoi correlati sono:

1) parlare con tua nonna, o con un suo coetaneo/a: ti dirà che quando lei era ragazza/o non c'era il tempo di farsi venire l'ansia e lo stress, perchè c'era LA MISERIA e invece oggi i giovani hanno troppo e quando problemi non ne hai, allora te li inventi.

Attenzione: Soprassedendo alla sottile convinzione che i giovani oggi siano degli imbecilli, ricordati che se fai fatica ad arrivare a fine mese perché lo stipendio non ti basta, questa strategia è da evitare perché potrebbe farti incazzare ancora di più.

2) andare da un medico: se presenti una sequela infinita di sintomi non meglio identificati, che ti preoccupano anche se ritieni derivino da una somatizzazione da stress, lui ti dirà che hai ragione tu, è lo stress. "Comunque signorina per toglierci ogni dubbio facciamo emocromo, ecografia, analisi delle urine, colonscopia e visto che ci siamo anche una tac."

Attenzione: Soprassedendo alla naturale riflessione che ti fa pensare:"Ma se è EVIDENTEMENTE lo stress, come mi ha detto, PERCHE' devo fare tutti questi esami e spendere questi 500 euro?", ti faccio presente che se, come me, sei un ipocondriaco patologico, questa strategia potrebbe far aumentare la quantità dei sintomi, nonchè la loro intensitá.

3) farti compatire : se nell'intraprendere una conversazione in questo periodo, fingi di essere tostissima/o NONOSTANTE TUTTO quando in realtà dopo cinque minuti ti accucci per terra a piagnucolare sei o sette ore di fila, tranquilla/o: le persone intorno a te cercheranno di compiacerti confermandoti che sì, stai proprio messa/o male e sì, loro rispetto a te stanno dadio.

Attenzione: Soprassedendo alla logica considerazione che nella stragrande maggioranza dei casi la gente pensa solo che tu sia un gran rompicoglioni, questa strategia potrebbe peggiorare la situazione, oltre ad immergerti in un vuoto sociale notevole.

4) parlare con chi sta peggio di te: "Sai, non sono stata tanto bene ieri, è un periodaccio. Le ho provate tutte." - "Oddio non dirlo a me, sono QUATTRO ANNI che sto così, una volta che ci sei dentro, non ne esci più."

Attenzione: Soprassedendo al pensiero che non è sempre facile trovare qualcuno che stia psicologicamente peggio di te, con queste funeree conversazioni potresti incappare nel suicidio, se non hai un'INNATA TENDENZA ALL'OTTIMISMO.

5) fare sport o altre attività ricreative: se pensi che il 99% dei tuoi fastidi sia dovuto all'immobilità e ai luoghi chiusi, lo yoga, la corsa campestre, il teatro o chessoio ti confermeranno che mens sana in corpore sano.

Attenzione: Soprassedendo al fatto che prima di iniziare a fare sport probabilmente dovresti fare riabilitazione o fisioterapia, ricorda che appassionarti troppo al tuo nuovo hobby potrebbe gettarti nella disperazione, al pensiero che hai sbagliato tutto nella vita: avresti dovuto studiare Scienze Motorie, andare all'Accademia di Arte Drammatica, e così via.


Adesso dimmi, dopo aver letto questa nota, non ti sembra di stare BENISSIMO core 'a core col tuo volgarissimo, quitidianissimo stress?

Pensaci.

lunedì 5 settembre 2011

Buoni Propositi Settembrini.

A settembre l'estate finisce, le ferie pure. A meno che tu non sia il figlio/a di Rothschild. E nel caso lo fossi, non ti ritroveresti a leggere queste righe, e men che meno avresti bisogno dei BPS, acronimo di Buoni Propositi Settembrini. Resteresti lontanissimo, nella tua bambagia più o meno infernale, perché troppa morbidezza può anche farti sprofondare, e non è detto che tu sia una persona felice. Ad ogni modo, non è di te che volevo parlare. Piuttosto di quelle menti virtuose e a me vicine, che compensano la malinconia da fine della bella stagione con un'insalatona di BPS. Che saranno pure banali, visto che ogni anno si ripropongono, ma danno comunque la stessa sensazione di benessere sulla pelle delle lenzuola appena cambiate. E pure quelle si ripropongono, se ci pensi, mica ne compri ogni volta di nuove. Fatto sta che ogni settembre te ne esci con le stesse, identiche riflessioni che avevi macinato l'anno precedente, quando facendo l'inventario dei tuoi piccoli fallimenti avevi realizzato che non avresti più potuto lasciare che le cose andassero avanti in quel modo. L'estate ti ha rinvigorito, sai che puoi farcela. E allora ti dici che TUTTO cambierà. Ma questo tutto, non sarebbe dovuto cambiare già l'anno scorso? Bè, c'è stato quel fatto al lavoro, e poi il cane che non è stato bene, e quel problema al ginocchio...pensi che queste giustificazioni non reggano, quindi il tuo brillante cervellino nuovo di pacca ti suggerisce: "Pssss...è semplice: NON ERI PRONTO/A." Voilà, les jeux sont faits. Non ero pronto, più facile di così. E poi ti viene voglia di scriverli, i tuoi BPS, ma siccome ti senti un coglione, rinunci. E invece NO, li devi scrivere, quantomeno per ricordarli tutti quando la quotidianità te li sotterra. Quella stronza, non ha alcuna voglia di cambiare. Più ti annoi, più lei si spalma su di te.
No, stavolta userai i BPS come vere armi da combattimento.
Basta, li scrivi.

ELENCO SOMMARIO DEI BPS 2011/2012:

-Evitare accuratamente di sputtanare più soldi del dovuto. ( ESEMPIO: Non puoi fare colazione ogni giorno al bar. "ma due euro e venti non sono niente". Certo, peccato che esistano le moltiplicazioni). Se succede, digiuna per almeno due giorni. Improvvisamente i frutti inutili dei tuoi acquisti ti appariranno odiosi. Potrai anche cercare di masticarli per ricordarti che tra loro e del cibo c'è una grossa differenza. Non ingoiare mai niente, però. Tra i BPS non è contemplata la morte per soffocamento e/o avvelenamento.

-Smussare gli spigoli caratteriali. Vabbé, questo è proprio un desiderio irrealistico, per non dire una cazzata epocale, quindi passiamo oltre.

-Tenere la casa sempre in ordine, il che include spazzolare la gatta ogni giorno per evitare ciuffi mutanti di peli assassini che rotolano sul pavimento. Dai, questo si può fare. Magari non ogni giorno, ma tre volte a settimana sì. Anche due...No, stai perdendo di vista l'obiettivo. Ok.

-Liberare la tua vita dalle persone nocive. Ciò implica uno shift dallo status di "fesso" a quello di "smart", nonché un atteggiamento distaccato e poco partecipativo riguardo alle loro, di vite. Non ultimo, necessaria è l'eliminazione delle occasioni nelle quali suddette persone possano sentirsi autorizzate a penetrare il tuo fondoschiena. E l'ho detto in maniera elegante.

-Ridurre drasticamente il tempo trascorso al pc. Non è il caso di perdere la vista a causa di Facebook & affini. Perché diciamocelo, tu il computer lo usi per quello, più che altro. Quando non sai che fare, fai la doccia, leggi, scrivi, masturbati. Con l'autoerotismo non si diventa ciechi, con la tecnologia sì.


Ovviamente l'elenco potrebbe continuare all'infinito, pensi. Ma per il momento può bastare. Sai benissimo che entro cinque minuti riuscirai a perdere il foglio dove hai scritto i BPS, per rimediare andrai a comprare una costosa agenda dove riscriverli, dopodiché t'innervosirai per l'acquisto inutile e avrai l'umore rovinato per l'intera giornata, che passerai al pc chattando con improbabili amici che ti sciorineranno i loro dolori da giovani Werther dimenticandosi di salutarti quando avranno finito.

Mission accomplished.

domenica 4 settembre 2011

Il mondo dentro.

Ci sono pomeriggi uggiosi dentro giornate che vanno come treni a vapore.
Dentro quei pomeriggi uggiosi ci sono rumori che ti danno il senso delle cose. Il croc dell'uva buona di settembre sotto i denti, per esempio.
Dentro i rumori come quello ci sono ricordi che ti dicono che la noia non esiste. Correre tra i filari di viti, d'estati passate, tu la campagna e un amico. Correte tutt'e tre insieme, negli acini che maturano al sole.
Dentro i ricordi d'infanzia ritrovi la mamma, e anche un papà che non c'è più. La mamma è bella come sempre, e profuma meglio degli odori che ti danno il senso delle cose. Papà non ha profumo, ha il sapore della nostalgia e di un ricordo morso come una prugna matura.
Dentro mamma e papà c'è la risata di tua sorella bambina, di altalene mai vuote e di piccole donne crescono, scattanti come gazzelle che inseguono la vita oppure un filo d'erba, che è un po' la stessa cosa.
Dentro la risata di tua sorella bambina ci sei tu. Lei ride e tu che fai, ti tuffi dentro il suo riso contagioso.
Dentro di te c'era il pomeriggio uggioso.
Poi sono entrati i rumori che danno il senso delle cose, i ricordi che dicono che la noia non esiste, la mamma e il papà e la risata di tua sorella.
E c'è voluto poco perché riavessi il sole.