lunedì 30 novembre 2009


Mi concentro su un'immagine.
Me al telefono, con la nonna.
Lei che non potrà venire alla mia laurea, lei che mi dice "fatti bella. Sei bella, ma fatti ancora più bella. E pensami quando sarai là".
E la mia pancia, che piange lacrime silenziose di commozione e gratitudine per quella splendida donna che ha contribuito ad ogni mio successo, piccolo o grande che fosse.
Penso ai continui distacchi, alle mie solitudini e alle distanze accorciate dalla forza della mente.
E credo che, tutto sommato, ovunque sarò a casa.
"Omnia mea mecum porto" disse uno dei Sette Savi.
Ed io così farò, porterò con me tutto ciò che è mio ed è buono.
Mia nonna. Mia madre. Mio padre. Mia sorella. Gu. I miei amici. Il mio amore vicino, e i miei amori lontani. Il mio gatto. I miei libri. Il mio sorriso.
Sempre.

venerdì 20 novembre 2009


'Cause cats just wanna have fun.

martedì 17 novembre 2009

MalincoMia

Oggi ti chiederei
cosa ti spinse a scrivere quella poesia
breve e struggente e bella
e parleremmo a lungo.
Mi diresti che la malinconia non ce la si può scrollare di dosso
e non rischi mai
che qualcuno la voglia per sé al tuo posto;
mi diresti che è una giovane primadonna
alla continua ricerca di un palcoscenico
e mi diresti che in fondo è meglio pensare troppo
che non pensare affatto
mi diresti
o forse no,
a puttane tutto il resto.
Di sicuro
mi ricomporresti
piano piano
da quest’infelicità illegittima
mi diresti
che sei come me
e che la paura ci ha fregato
che ho dovuto scoprirlo
da sola
perché non c’è stato abbastanza tempo
ma in fondo
il tempo non è mai abbastanza
lo dicono tutti.

lunedì 16 novembre 2009

The people you've been before


Between the Bars di Elliott Smith si diffonde placida nella stanza, e in questo momento ha un effetto terapeutico. Dovrei associarla alla camomilla, in giornate come questa, e sarei ok. L'onnisciente Youtube m'informa che Angeles è dello stesso autore, ed è una canzone che adoro, l'avevo dimenticata..Piccole sorprese serali, grazie. Quel misto di malinconia e reverie al quale mi abbandono senza riserve, dopo ore di studio annoiato e solitario, intervallato dalle periodiche visite della gattona invadente, col suo rumoroso "trr-trr" e il naso umido schiacciato sulla mia fronte a dirmi ciao. E adesso, che finalmente trovo spazio per me, torno a un pensiero che da qualche tempo mi accompagna..mi capita di pensare che fra le persone che ho incontrato, alcune si siano incastonate alla perfezione in determinate fasi della mia vita assumendo un'importanza eccezionale, come remi necessari per navigare su quello che per me era un fiume in piena, ma avrebbe potuto essere anche un ruscello, o una pozzanghera, o il classico bicchier d'acqua nel quale mi sono persa spesso e volentieri..persone che poi sono tornate da dove sono venute, lasciandomi andare, sola, magari disillusa, comunque arricchita e sempre più forte. Io sono un mosaico. Vedere il disegno nella sua interezza è possibile solo se ogni pezzo, o insieme di pezzi, si trova al suo posto, adagiato secondo un ordine paziente, vicino ad alcuni e lontano e non raggiungibile da altri tasselli. In tutto questo non vedo tristezza, non credo che voglia dire subire continui abbandoni, o abbandonare senza fine, perdersi senza ritrovarsi. Il fascino di questo avvicendarsi di relazioni di natura diversa, di volti e di pensieri, d' influenze, è che ti si attaccano addosso e non ti mollano più, come un odore quando si unisce a un'immagine, ti si imprime nelle narici e nella testa e diventa un tutt'uno, così che non avrai mai più quell'odore senza la sua immagine, e viceversa. Di questo sono fatti i ricordi, no? ...Bonne nuit.

http://www.youtube.com/watch?v=37k_Ri1XxEc
foto di Roberto Bersani http://bersaniphotographer.weebly.com/natura-e-animali.html

domenica 15 novembre 2009

The reason why..

..Il titolo tratto da un delicatissimo fumetto di Giacomo Nanni, l'ispirazione nata da due occhi di velluto nei quali ho il permesso di scorrazzare liberamente. Il gatto che sceglie la luna è chi non si accontenta, chi tiene il naso in su, o almeno ci prova. E' un essere sempre un po' perso dentro se stesso. Come me, in quest'uggiosa sera di novembre.