giovedì 15 luglio 2010

Fuochi d'artificio

Li hai chiamati amici
e hai sbagliato

erano fuochi d'artificio.


Ingannevoli docce di colore
effimeri
hanno pochi istanti per donarsi

prima di sparire
tornare al buio

e
guardarti raccogliere
fumo e micce spente.

Magari avessi voluto riconoscerli
non é poi cosí difficile
sai

-distanti e soli
bastano a se stessi

brillanti di luce propria.


Amano farsi guardare
e guardarsi

ti dicono
diventa specchio
amplificatore del nostro rumore

finiamo in un'esplosione

e se niente resta
va bene cosí

non facciamo domande
non vogliamo risposte

se vorrai accontentarti
ti daremo un finto giorno

l'illusione é il nostro gioco

siamo quel che siamo-

Punto.

Ti lasciano il sapore amaro
di festa finita
e
giostre notturne.

A capo.


(This is the end, beautiful friend)
Gli amici non sono fuochi d'artificio.

venerdì 2 luglio 2010

Creativity is focused caos

Le conferenze estive non sono esattamente ció che definirei "una manna dal cielo", specialmente quando si é liberamente costretti a parteciparvi, per tre giorni di fila.

Tuttavia, a volte possono diventare realmente divertenti, quando le circostanze si rivelano favorevoli.


Ore 9.00: inizio conferenza "Creativity and Innovation Management". hip-hip, hurrá.

Un caldo infernale.

Il professionista di turno, energico grazie a chissá quale integratore vitaminico, illustra i risultati delle sue fondamentali (forse d'inverno, di certo non d'estate) ricerche.
In fondo alla sala, quattro universitarie, due spagnole e due italiane, in compagnia dei loro quattro encefalogrammi piatti.

Ore 9.30: la porta magicamente si schiude, e nella stanza entra l'unica ragione per cui le quattro suddette ragazze rimarranno sveglie, il giovane svedese in carriera.

Bello, alto, atletico, postura eretta, sguardo fiero...e abominevole gusto nel vestire. Una combinazione di colori quantomeno improbabile, un'accozzaglia di orrori
tutto sommato migliore rispetto a quella sfoggiata con orgoglio il giorno prima, quando una camicia viola a righe é stata accostata a un paio di pantaloni grigi (sempre rigorosamente a righe) e scarpe marroni.

L'Arlecchino scandinavo si accomoda allora nell'unico posto disponibile, vicino a Serena.
Risatine maliziose & adolescenziali di rimando.
E non solo.


Ore 9.40: I bloc notes gentilmente donati dall'organizzazione si riempiono di battute piú o meno allusive, in quattro lingue diverse, a seconda dell'ispirazione del momento.


Nota n.1 (Miranda): -He needs an Italian stylist. I'm Italian and I could be his personal stylist- Avrebbe bisogno di uno stilista italiano. Io sono italiana e potrei essere la sua stilista personale.

Nota n.2 (Serena): -Io non lo guardo perché mi emoziono-

Nota n.3 (Miranda): -Esfervescencia Hormonal- (effervescenza ormonale)

Nota n.4 (Sara per Miranda & Serena): -Tristeza Corporal- (frustrazione fisica, dovuta all'astinenza da attivitá sessuali).

Che dolce, a ricordarcelo.

Nota n.5 (Laura per Miranda): -has soñado con él desnudo?- (l'hai sognato nudo?)

Nota n.6 (Miranda per Laura):-Non, malheuresement.-(no, sfortunatamente)

Nota n.7 (Laura): -Mais il a beaucoup de PELOS- (peró ha molti peli)

Nota n.8 (Miranda per Laura): -Yo tambien, no hay problema- (anche io, nessun problema)


A questo punto l'oggetto dei desideri sfodera una super macchina fotografica e inizia a fotografare in giro, dopodiché l'appoggia su una gamba.
Grave errore.


Nota n.9 (Miranda per Serena): -Sere, il suo "OBIETTIVO" ti punta!-

Nota n.10 (Serena per Miranda): -Mi farei puntare da qualche altro suo obiettivo, va lá!-

Nota n.11 (Miranda per Serena): -PERRA INFERNAL- (meretrice)

Nota n.12 (Sara): -Es un friky: saca fotos y habla solo.- (é un tipo strano: scatta foto e parla da solo)

Nota n.13 (Miranda): -I like him- (Mi piace)

Nota n.14 (Laura): -Today is my birthday, he could be my present!- (Oggi é il mio compleanno, potrebbe essere il mio regalo!)

Nota n.15 (Miranda per Laura): -Sorry, I'm the first in line- (Mi dispiace, sono io la prima della fila)


Nel frattempo Serena, per la prima volta in tre giorni sembra presa dall'interessantissima conferenza e prende appunti.


Corollario:

Nota n.16 (Miranda): -Serena sta prendendo appunti solo perché lui le é seduto accanto e deve fingere di essere un'impegnatissima studentessa avviata alla professione.-

Nota n.17 (Sara, riferendosi a Serena): -Her strategy to capture his attention is working...que perra!- (La sua strategia per attirare l'attenzione sta funzionando, che (beeep)!!"



Si dice spesso che i ragazzi siano meno romantici delle ragazze, piú istintivi, triviali e che usino scherzare tra loro in maniera volgare e fortemente esplicita per quel che riguarda il sesso.
Sí insomma, in parole povere tette, culi e fighe pare siano i termini piú gettonati, assieme a mimica e gesti allusivi di ogni sorta.

Ebbene, le ragazze non sono da meno, e questa probabilmente non é una novitá.

La grande differenza tra noi e loro, peró, é che noi siamo incredibilmente piú fantasiose, amiamo le metafore e le analogie, e viaggiamo per associazioni.

La classe non é acqua, é donna.