domenica 28 ottobre 2012

A horse with my name.

Tempo di merda.
Un ragazzo svenuto sul letto
respiro lento e regolare
e la pioggia e il freddo e il silenzio.

Va bene, va bene così.

Pace a buon mercato in un pomeriggio senza innesco
dentro una domenica qualunque,
banale preludio di lunedì incerto.

Eppure ha tutto il senso
del movimento

senza briglie
senza fantino
senza morso.

Proprio nessuno sa
nel preciso istante in cui si avvicina

se il cavallo salterà la staccionata
e riprenderà a galoppare.

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