mercoledì 18 gennaio 2012
Una giraffa per amica.
Mai fidarsi delle amiche che accettano di venire a prendere un the a casa tua. C'è il rischio che arrivino con l'intenzione di diventare donne. Sì, per oltre vent'anni sono state femmine, nel senso che hanno sempre avuto la vagina e non il pene ma per il resto tra loro e che ne so, la femmina di una giraffa non è che ci fosse tutta 'sta differenza. Non perché siano brutte o rozze o che, semplicemente sono sempre state ragazze acqua e sapone, naturali...un po' wild, insomma. Poi un giorno arrivano e ti dicono tutto d'un fiato:"Oggi mi fai i baffi le sopracciglia e la manicure." Punto. Non è che te lo chiedano, è diverso: te lo ordinano. Poco importa che poi aggiungano:"No vabbé, se ti va..." con quella facciotta languida. Ormai sei in trappola. Eccchessaràmmai direte voi, incoscienti. Prova a mettere lo smalto a una giraffa e poi ne riparliamo. La devi prima addomesticare, tanto per essere chiari. Invece non hai il tempo, la tua amica è là che esige quello che ti ha appena richiesto. Dici: "Va bene, ma devi lasciarmi fare". Sì Sì certo, ti risponde la stronza. Inizi dalla ceretta al labbro e dopo trenta secondi già pensi che davvero avresti preferito che al posto suo ci fosse stata la famosa giraffa. La belva che hai in casa ti stringe il braccio, ti trattiene la mano, si dimena, urla dal dolore, si lamenta, si gira, ride, dice aspetta...ROMPE I COGLIONI. Di rimando tu la strattoni, cerchi di bloccarle il braccio, sospiri, t'incazzi, le dici che adesso la molli lì con la cera attaccata al muso. Evvai, mi è sempre piaciuta la lotta libera. Alla fine ce la fai, minacci di non continuare con le sopracciglia e il resto ma lei ti guarda come se fossi la persona più crudele al mondo e allora cedi. Vai a prendere la pinzetta e cominci. La pazienza l'hai persa già da un pezzo, quindi le metti una mano in fronte e spingi per farle sollevare il mento e vedere meglio. Lei sembra piuttosto contrariata e si contorce e strizza gli occhi come se avessi appena tentato d'impalarla, poi si rilassa un secondo e tu strappi. "Mi raccomando eh? Non fare cose strane che se poi sto male ti uccido". Pure. Devi anche fare un buon lavoro, mentre lei parla corruga la fronte ride e balla la lambada, magari. Riesci a toglierle sei peli in tutto, tre da una parte e tre dall'altra. Bé oh, cazzi suoi a un certo punto. Ti prepari alla manicure. Nel frattempo lei si guarda allo specchio e non è pienamente soddisfatta del risultato delle sopracciglia, quindi prende la pinzetta e fa da sè. Oh, questo si che è addomesticamento. Tiri fuori dal tuo beauty-case la limetta da unghie e la tua amica strabuzza gli occhi come se avessi sfoderato la sciabola di Gengis Khan. "Che c'è?" ti domandi mentre sposti lo sguardo sull'oggetto che hai in mano e che ha provocato cotanta reazione. A momenti credi che la lima possa essersi trasformata in un coltello. "No quella cosa che sfrega sulle unghie mi fa troppo senso" e accompagna la frase con una colorita espressione di disgusto. Eh ho capito bimba mia, ma forse abbiamo idee diverse su cosa significhi la parola "manicure". Resti immobile nella tua perplessità, lei è già passata a guardarsi i peli delle braccia e sta dicendo che forse dovrebbe eliminare anche quelli. Dai una sbirciata e vedi due minuscoli peletti in mezzo al deserto. Senti che ti stanno gridando "ti prego, risparmiaci!", ed è quello che fai rivolgendo alla tua amica giraffa un'occhiata di profondo sdegno. Dimentica quasi subito le braccia e torna alle unghie. Lo smalto? Comandi! Lo stendi con attenzione, prima la base poi il colore -due passate- poi il protettore, e la bestiaccia nella sua abissale ignoranza mette a dura prova i tuoi nervi domandandosi perché mai così tanti strati e che esagerazione e le unghie le diventano spesse così e quanto tempo per asciugare e si fa tardi e di qua è di là. Finisci quando sei a un passo dall'omicidio preterintenzionale. Lei osserva attentamente il cambiamento delle sue mani e conclude con un sonoro "BAH". Le spieghi che deve farci un po' l'occhio visto che è la prima volta, ma lo scetticismo non l'abbandona. Vabbé allora vai a fanculo. Gliel'avrai detto quelle trenta volte da quando ha messo piede in casa tua, tanto lo sai che non si scompone e rompe le palle uguale."Allora, lo facciamo il the?"Appunto.
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