lunedì 17 ottobre 2011

Io di politica non ci capisco un cazzo.

Io di politica non ci capisco un cazzo.

Non so cosa vuol dire governare un Paese
non saprei riformare la scuola
non conosco a memoria la Costituzione
non saprei gestire il rapporto tra Stato e Chiesa
non saprei scegliere un buon sistema elettorale
non saprei far quadrare il bilancio dello Stato
non conosco le procedure utilizzate per approvare una nuova legge
non saprei occuparmi di relazioni internazionali
non saprei garantire pari opportunità
non saprei progettare strategie per difendere l'ambiente

e ancora

non so come funziona un centro sociale
non partecipo quasi mai alle manifestazioni in piazza
ammiro vigliaccamente da lontano i pacifici che protestano per giuste cause
non capisco mai se le giuste cause sono veramente giuste.
Non capisco i black bloc, gli antagonisti, gli anarchici
non capisco gli estremisti di sinistra, e neanche quelli di destra
non so neanche se la loro sia politica.
Non so a cosa possa servire
distruggere vetrine
incendiare auto
nè gridare a morte gli sbirri.
Non saprei dire se le cariche della polizia siano indispensabili ogni volta che vengono usate
e non so neppure se tutti i poliziotti usino il manganello solo se costretti a farlo.


Però
ci sono tante altre cose che so.


So cos'è l'onestà
verso se stessi prima di tutto
e verso gli altri dopo
forse è un po' la stessa cosa.

So cos'è il senso di responsabilità
so cos'è l'impegno
e so quanto sia frustrante
non andare da nessuna parte
quando sapevi benissimo dove saresti voluto arrivare.

So com'è sentirsi soddisfatti per un buon lavoro
e so che un sorriso di approvazione
un incoraggiamento
una promozione
un premio economico
non si chiamano incentivi
si chiamano necessità.

So che tra il bianco e il nero
c'è un'infinita scala di grigi.
So che la stanchezza può annebbiare la vista e farlo dimenticare,
ma se riesco a ricordare
che il mio colore preferito
può non essere il tuo
anche quando sarò stanca
saprò che non ho bisogno di convincerti del contrario.

So che donne e uomini non saranno mai uguali
d'altra parte
trovami un uomo che sia uguale a un altro uomo.
So che uguali sono
(dovrebbero essere)
diritti e doveri
e naturalmente
anche i piaceri.

So che il mio pianeta
non è mio
mi sono sempre sentita una sua ospite
e cerco di mantenermi impeccabile e gradita
anche perchè
se l'ospite dopo tre giorni può puzzare
figuriamoci dopo una vita.

Conosco l'importanza della credibilità,
la consapevolezza che se siamo sulla stessa barca
i miei errori diventano i tuoi
e noi non abbiamo alcuna intenzione di affondare.
So che se sbaglio
so riconoscerlo, so chiederti scusa e a volte so anche rimediare.
Una volta si chiamava umiltà
prima che venisse soppiantata
da una moda dilagante
quella di pararsi il culo
soli
o a vicenda.

Capisco l'importanza di una morale
che non sia bigotta
ma difenda la normalità della diversità
un codice di comportamento
che mi lasci la libertà della mia vita privata
senza privarti di scegliere la tua.

So cos'è la violenza,
conosco la rabbia e la voglia di gridare
ma so ancora più forte
che dal primo schiaffo in poi
sarò io ad avere torto.

So che c'è una bella differenza tra il potere e il poter fare.

Conosco bene la mia cultura
e l'orgoglio di essere italiana
ma conosco anche
l'orgoglio di essere un'umana
e quindi

italiana
indiana
argentina
giapponese
australiana
americana
israeliana
palestinese
keniota
russa

e così via.

So quasi sempre
cosa è giusto e cosa è sbagliato
e quando non lo so
mi fermo a pensare
oppure vengo da te
Tizio, Caio o Sempronio
perchè ne sai di più
e io posso imparare.

Conosco le voci dell'ignoranza
della rassegnazione
del disincanto
e so che quando arrivano
qualcosa è andato storto
e non è colpa di nessuno
se la colpa non è di tutti.

Forse io, di politica, un po' ci capisco.

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