martedì 12 febbraio 2013

Nontiscordardime

Delicato
ogni fiore che recido
come se il prato fosse a perdita d'occhio

e non contasse la distanza

tra l'erba che calpesto
e quella che calpesti tu.

Costringiamo in un vaso le cose belle
le guardiamo sbriciolarsi
piano piano

cercando con la sete
l'acqua di amori essiccati
alle luci artificiali dei nostri umori.


Sapessi insegnare ai fiori
a costruirsi gambe per fuggire

tornare

a quel prato
a quel vento
a quel sole

senza il rimpianto di non essere nati fiori di campo

perché farsi calpestare è niente
davanti alla confortante libertà
del buio stellato.

Nessun commento:

Posta un commento