mercoledì 7 dicembre 2011

Dis-ordinaria quotidianità.

"Hai visto esattamente dov'è? Ci sai arrivare?"
Annuisce e dice: "Tranquilla, cE penso io."

Brividi lungo la schiena.
Accendi il tuo bollitore interno e sei già pronta a borbottare, fischiare, esplodere come una pentola a pressione.
Dice che lo sa e poi vagate, vagate, vagate...lui ride-scherza-la serenità personificata. Tu speri solo che abbia la solita botta di culo, che in altro modo non si può chiamare, e che trovi il famigerato luogo che state cercando.

Ciononostante, quella mattina decidi di non replicare e lasciarti stupire. Sì, tutto sommato è domenica...slow living please. Chi te la fa fare d'incazzarti nel giorno del Signore. Poi s'offende.

Uscite di casa -le chiavi ce le ho io ce le hai tu vabbè purché qualcuno chiuda - e vi incamminate verso l'automobilina che vi condurrà (speri) al magnifico centro commerciale dove avete intenzione di comprare questo mondo e anche quell'altro. A come pagarli ci penserete dopo, visto che i contanti farebbero meglio a chiamarsi conpochi, piuttosto che insistere con manie di grandezza francamente irrealistiche.

E insomma cincischiate e tubate come tortorelle mentre imboccate la via in cui la macchinina vi attende, ansiosa di portarvi verso l'infinito e oltre...

"Non c'è."
"Come non c'è?"
"Eh, non c'è."

Rimossa neanche mezz'ora prima e per la seconda volta in un mese e mezzo. Record del mondo, probabilmente. Anzi no. Senza dubbio.
La prima volta c'era la pulizia della strada, stavolta un bel divieto di sosta.

#@/&%#!$#&%"%&#?#@&%$!

Spazio all'immaginazione.
Per chi preferisce i puntini, eccoli.

..........................

In questo momento tu non sai bene che fare, se non offrire una faccia contrita e unirti al turpiloquio con grande enfasi. In questo modo vi caricate a vicenda tra cazzi, mazzi e stronzi vari, dal vigile che ha fatto la multa al residente che deve aver chiamato il carroattrezzi.
Prendete un taxi per andare a recuperare il quattroruote al deposito, e durante il tragitto rimanete in religioso silenzio per non turbare il povero tassista, consci del fatto che in quel momento sareste capaci solo di continuare a inveire contro tutto e tutti.
Infatti riprendete- esattamente da dove avevate iniziato- appena arrivati a destinazione.

La piccola è là, sola e infreddolita. E lurida, ma questo non c'entra niente.
Rimettete su strada il mezzo, alla modica cifra di centoquaranta euro + IVA (Ira, Vergogna, Angoscia).

Il tuo compito a questo punto è sdrammatizzare per consolare la tortora dalle ali spezzate che hai a fianco.

"Bè, l'altra volta è andata peggio no?"
(Centosettanta euro)
"Eh infatti. Che culo."

Scegli nuovamente il religioso silenzio di cui sopra, considerato che le tue capacità dialettiche pare siano state rimosse anche loro.
Ti concedi di annoiarti per un paio di minuti.

"Dobbiamo mettere benzina. E' in riserva già da un po'."

Meno male oh,avevo proprio bisogno di un po' di suspence. Riusciranno i nostri eroi a evitare di spingere e arrivare a quel fottutissimo centro commerciale?

"Siamo in città, lo troviamo subito un benzinaio."

Ora, io non vorrei, proprio non vorrei cadere nella banalità delle ultime parole famose.
L'uso del condizionale non è casuale.

"Oh ma pare che cE sta 'na fatina che quando passiamo noi fa sparire tutte le stazioni di servizio, è incredibile."

In lontananza vedete pompe di benzina pronte a nutrire il vostro bolide, ma poi non si sa bene quali assurde circonvoluzioni facciate per perderle di vista. Tu abiti lì da SETTE anni eppure non hai la più pallida idea di dove si debba andare. D'altra parte, in macchina ci sarai stata dieci volte in sette anni e non guidavi neanche.
Aprire una parentesi sul tuo senso dell'orientamento non conviene, perché non si tratterebbe di una parentesi ma di una paresi. Spazio-temporale.

La Peugeot non vi tradisce, comunque, e dopo km e km di labirintici auto-avvolgimenti riuscite ad abbeverarla e a ricominciare a usare il suo novello carburante per i vostri giri non-sense, alla disperata ricerca della strada di casa.

Condividete sorrisi stanchi, e del centro commerciale non se ne parla più.
Il nuovo miraggio ha la forma di un divano che forse riuscirete a raggiungere prima che volgiate a termine anche voi insieme alla giornata.

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